L’Eroica di Valentina Rivoira
E’ stata un’ “Eroica” da record quella andata in scena dal Primo al 5 Ottobre presso Gaiole in Chianti in provincia di Siena, con oltre 5.600 partecipanti da 50 Paesi del mondo. Sono stati giorni ricchi di eventi e manifestazioni, nelle terre del Chianti, che avevano come filo conduttore il mondo della bicicletta. E domenica 5 Ottobre prima dell’alba c’è stato il via del “ride” più amato, imitato, esportato del ciclismo storico.
Tra i 5.608 partenti che hanno percorso quattro circuiti a scelta da 35, 75, 135 e 209 km, il 10% era composto da donne per un’età compresa fra i 15 e gli 83 anni, e tra di esse la campionessa fossanese Valentina Rivoira che ha gareggiato in Handbike insieme ad altri 18 amici.
La ciclista dell’Handbike tesserata con la P.a.s.s.o. di Cuneo, e campionessa del Giro d’Italia HB 2014 in Maglia Rosa, ha potuto partecipare alla 18esima edizione de L’Eroica nata nel 1997 grazie al Velo Club Sommese. Ecco le parole della campionessa fossanese nel ricordare l’impresa:
“Il nostro gruppo era formato da 18 amici di cui i 3 in Handbike (con me anche Raimund Thaler e Massimiliano Bonizzoni) e Fabio Nari con
il triciclo. Si è respirata un’atmosfera d’altri tempi, con le affascinanti visioni di paesaggi mozzafiato e percorsi impegnativi, bici e abiti d’epoca e soprattutto tanta goliardia! Un’esperienza unica, faticosa ma molto divertente, ideale per chiudere al meglio la mia stagione agonistica! Un ringraziamento particolare a Maura, Silvio, Marco, Paolo, Massimiliano e Raimund per le bellissime emozioni condivise! Ci siamo dati appuntamento per l’anno prossimo anno!”
Dalle parole degli organizzatori apprezziamo e citiamo il testo: “Ancora una volta, le biciclette d’epoca, gli scenari più meravigliosi, leemozioni e i sapori della Toscana, hanno attratto appassionati da ogni angolo della terra. Interpreti di uno spirito rustico e slow, sportivo e sociale. Di uno stile di vita che sta riscuotendo sempre più successo. Il popolo de L’Eroica ama la bicicletta e lo spirito pionieristico che poi è lo spirito della semplicità di un tempo in cui questo sport era sacrificio e riscatto sociale, avventura, agonismo e solidarietà. Un raduno per uomini, donne, giovani e anziani che riconoscono e sanno apprezzare i valori dello sport e della vita.”
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