Maratona del Santo: E’ Padova la capitale paralimpica del paese
La Maratona S.Antonio di domenica 21 aprile è stata inserita nel calendario ufficiale dell’International Paralympic Committee: i tempi ottenuti daranno il pass per i Mondiali di Lione. Si rafforza la collaborazione con Fispes e Cip. Iscrizioni anche da Portogallo e paesi Scandinavi. Alvise De Vidi testimonial. Presentata l’iniziativa “Tutti alla Maratona in carpooling”
Sono già arrivate iscrizioni anche da Portogallo, Norvegia, Danimarca, Germania e Gran Bretagna. Segno che i risultati ottenuti nelle scorse edizioni non sono passati inosservati tra gli specialisti delle categorie paralimpiche, e che, anche all’estero, la voce si è sparsa: a Padova si possono ottenere grandi tempi.
Non solo, quest’anno c’è un motivo in più per scegliere Padova: la Maratona S.Antonio è stata inserita nel calendario Ipc 2013. Il riconoscimento ufficiale da parte dell’International Paralympic Committee acquista un significato particolare, perché quello di Padova è uno dei soli due eventi italiani (l’altro è la maratona di Roma) che permetteranno di conseguire i minimi di qualificazione per i Mondiali in cartellone a Lione dal 20 al 29 luglio.
L’evento è stato presentato da Umberto Zampieri, Assessore allo Sport del Comune di Padova, Luca Passadore, Amministratore delegato di Assindustria Sport e Vicedirettore di Confindustria Padova, Alvise De Vidi, l’atleta più medagliato del movimento paralimpico nazionale, Ruggero Vilnai, Presidente del Cip Veneto, e Antonella Munaro, Consigliere nazionale Fispes.
L’interesse per le gare del movimento paralimpico è decisamente cresciuto e ai Giochi Paralimpici di Londra le vittorie ottenute dagli atleti azzurri hanno finalmente ottenuto la visibilità che meritano. L’onda lunga di Londra arriva anche nella città del Santo, rafforzando la collaborazione con la Fispes, la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, e con il Cip, il Comitato Italiano Paralimpico, e portando a Padova, nelle vesti di testimonial, campioni provenienti anche da altre discipline della regina degli sport: un modo per far conoscere al pubblico altre specialità che l’atletica paralimpica sa offrire. Il primo nome è quello di Alvise De Vidi, il paratleta italiano più medagliato di sempre, salito 14 volte in carriera sul podio a cinque cerchi e capace di spaziare tra 200 metri, 400, 800, 1.500 e maratona.
«Credo proprio che saranno in tanti a cercare il tempo alla Maratona S.Antonio – spiega De Vidi, dal 2000 al 2007 sempre al via dell’evento padovano, prima di dedicarsi alle discipline più brevi – La gara è veloce e organizzata bene, ingredienti fondamentali per richiamare gli specialisti delle categorie paralimpiche. Sono contento di fare da testimonial della Maratona S.Antonio perché so quanto sia importante per l’intero movimento».
Tante, come sempre, le storie da segnalare per quanto riguarda gli atleti al via. Ne citiamo tre. Tra gli specialisti che hanno già dato la propria adesione c’è il bresciano Mirco Bressanelli, ingegnere quarantaduenne che, oltre a essere un campione di handbike, è anche l’ideatore del «Giro antimafia», gara di 1.850 chilometri in 14 tappe che nel 2012 ha attraversato l’Italia, risalendo dalla Sicilia al Nord per ricordare il ventesimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio. Con lui anche il quarantatreenne Alessio Sala, milanese, che ha già conquistato le pagine della Gazzetta dello sport raccontando la sua storia di «cancer survivor», come ama definirsi: uno che, guarito dal tumore al polmone, dal 2009 ha scelto di correre in handbike per dimostrare che il cancro può essere sconfitto. E poi c’è il trentanovenne Oivind Sletten, detto «il vichingo», tra i primi a iscriversi alla Maratona S.Antonio 2013. Arriva addirittura dalla Norvegia e non è un atleta qualsiasi: ha partecipato a due Paralimpiadi (Sydney e Atene) e alle più classiche gare internazionali dedicate agli atleti in carrozzina.
Il nuovo percorso da Campodarsego a Padova, lo ricordiamo, ha ottenuto la certificazione internazionale di Aims (Association of International Marathons and Distance Races) e Iaaf nel 2011. Il profilo altimetrico favorevole, il fondo stradale ideale, la chiusura totale al traffico, l’assistenza offerta dalla partenza all’arrivo e durante la permanenza in provincia hanno contribuito a fare di Padova una capitale per il movimento paralimpico, capace di rivaleggiare con New York e Berlino per il numero degli specialisti. E i risultati di spicco sono stati una naturale conseguenza.
Alcuni esempi? I tre record mondiali realizzati nel 2005 da Francesca Porcellato (paraplegici T53 – un’ora 38’29″), Andrea Cionna (non vedenti T11 – 2 ore 36’02″) e Thomas Geierspichler (tetraplegici T52 – un’ora 46’33″). Quello firmato nel 2006 dallo stesso Geierspichler, primo sul traguardo di Prato della Valle in un’ora 43’45″. Per arrivare al primato siglato nel 2010 dal francese Joel Jeannot, che chiuse in volata in un’ora 3’41″ tra le handbike, davanti a Paolo Cecchetto, Alex Zanardi e Vittorio Podestà. Un elenco che promette di allungarsi ancora. Magari proprio il 21 aprile 2013.
“Tutti alla Maratona S.Antonio in carpooling”. Con l’occasione è stata presentata l’iniziativa “Tutti alla Maratona in carpooling”, promossa da Flootta. In occasione dell’ edizione 2013 FloottaEvent sarà presente all’evento, mettendo a disposizione dei partecipanti una semplicissima bacheca elettronica pubblicata sul sito della manifestazione (www.maratonasantantonio.it). Entro pochi giorni la bacheca sarà a disposizione di tutti i podisti che il 21 aprile si recheranno a Padova per correre e potranno raggiungere il via risparmiando energia e denaro, condividendo il proprio viaggio. Un’azione che garantisce risultati concreti in termini di riduzione del traffico e dell’inquinamento e, quindi, di miglioramento della qualità della vita. Consente inoltre agli sportivi e agli spettatori dell’evento di risparmiare, grazie alla condivisione dei costi (carburante, parcheggio, pedaggi…), particolarmente apprezzabile in un momento di crisi. I carpooler possono rendersi disponibili all’ iniziativa, come autisti o passeggeri, per raggiungere l’evento con la stessa auto; per questo basterà inserire i pochi dati richiesti nell’apposita bacheca online, e cercare il proprio compagno di viaggio.
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