Jessica Rossi Atleta dell’Anno per l’Unione Veterani dello Sport di Parma
La 36^ edizione del Premio Sport Civiltà, celebrato questa sera al Teatro Regio di Parma dall’Unione Veterani dello Sport, ha premiato molte stelle dello sport, nel ricordo però del terremoto che ha colpito quest’anno l’Emilia-Romagna. Jessica Rossi, incoronata Atleta dell’Anno, incarna il perfetto connubio tra Sport e Civiltà, con l’appassionata testimonianza alla sua terra ferita, subito dopo il trionfo olimpico di Londra nel tiro a volo. “In Emilia ci sono ancora tanti lavori da fare per tornare alla normalità – ha dichiarato la giovane tiratrice di Crevalcore – e voglio sempre continuare a dare il mio contributo alla terra che amo”.
Sport e Civiltà ricordati anche dal Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, che ricevendo il Premio Dirigente ha tracciato il percorso per il futuro del calcio: “Ci sono tante sfide: le più belle sono quelle degli azzurri verso i Mondiali di Brasile 2014, ma ci sono anche sfide più complesse a livello dirigenziale come la riforma dell’intero sistema calcio. Per questo dobbiamo competere tutti quanti assieme affinché lo Sport sia sempre più Civiltà”.
Una particolare emozione è trapelata quando è salito sul palco del Regio Arrigo Sacchi, che proprio a Parma ha costruito le sue prime fortune calcistiche: “Mi emoziono sempre quando vengo qui – ha dichiarato l’ex Ct della Nazionale – questa città mi ha dato veramente tanto, trovo sempre tanti amici e non potrò mai dimenticare il calore della gente di Parma”.
Una bella testimonianza di sport e di vita è arrivata dall’eterna campionessa della canoa Josefa Idem, che ha svelato la ragione di una carriera così longeva, fatta di 8 Olimpiadi e tantissimi successi: “Ho sempre cercato di avere un metodo, ponendomi obiettivi e realizzandoli attraverso ‘passi digeribili’, vincere le paure, non cedere ai luoghi comuni e soprattutto non stravolgere la propria vita sportiva e personale. Nasco tedesca per determinazione, senso del dovere e responsabilità nei confronti del risultato. L’Italia mi ha completata perché ha dato equilibrio alla mia vita privata e sportiva, e molto devo a mio marito che è anche un grande allenatore”.
Particolarmente emozionante l’ingresso del Barilla Blu Team (Alex Zanardi, Fabrizio Macchi e Vittorio Podestà), preceduto dal videomessaggio di Alessandro Zanardi, assente per impegni di lavoro, che ha voluto testimoniare come Sport e Civiltà siano per lui due parole che hanno un significato enorme. La grande sintonia tra gli atleti del Barilla Blu Team è stata raccontata da Vittorio Podestà: “C’è un bellissimo rapporto umano tra di noi, abbiamo scoperto di avere un sacco di affinità caratteriali, di passione e di intensità di vita, unite alla grande curiosità che ci rende sempre bambini”. “Londra sarebbe stata la mia quarta olimpiade – ha dichiarato Fabrizio Macchi – e viverla con Alex e Vittorio sarebbe stato il massimo. Purtroppo c’è stata un’ingiustizia sportiva che mi ha negato Londra e non mi ha permesso di far valere le mie ragioni. Adesso vorrei solo riavere quello che ho perso quel fatidico 24 agosto, quando fui deferito ed escluso dalla squadra olimpica”.
La serata è proseguita poi con le grandi emozioni della premiazione all’astrofisica Margherita Hack Benemerenza Sportiva e con i riconoscimenti per il Vice Direttore di Raisport Auro Bulbarelli Premio Radio e Televisione, per il giornalista e scrittore Beppe Severgnini Premio Stampa, per il vice presidente della ‘Rossa’ Piero Ferrari Premio Sport e Lavoro, e per i parmigiani Kiara Fontanesi, Premio Atleta dell’Anno, campionessa del mondo di motocross e l’ex arbitro internazionale di calcio Alberto Michelotti Premio Ercole Negri.
La serata è stata condotta da Massimo De Luca e da Francesca Strozzi.
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