I risultati della Rancilio Cup. Esito rocambolesco nella MH4
Ultima delle gare in programma, la Road Race, è sicuramente quella più spettacolare. Velocità, astuzia, conoscenza perfetta del percorso e degli avversari, sono gli elementi d’obbligo per chi vuole essere prim’attore in questa gara. Lo spettacolo è assicurato.
E anche questa volta, le attese non sono state deluse. Atleti suddivisi in due gare distinte, per evitare un eccessivo affollamento del percorso.
1° gara prevista: categorie femminili ( WH1, WH2, WH3, WH4) e tetraplegici (MH1.1, MH1.2)
45’+1 giro e 35 atleti al via per una gara che ha visto gli atleti sfidarsi in modo molto tattico. Ben 4 elle 6 categorie al via hanno visto un arrivo in volata, con grande entusiasmo del pubblico.
Nelle donne WH4, prevale la tedesca Dorothee Vieth, Campionessa del Mondo in carica. Nelle WH3 comodo successo per la svizzera Huser, medaglia di bronzo agli ultimi Mondiali corsi in Danimarca. Nelle WH2 tripletta italiana con Claudia Schuler che prende il largo nella seconda metà di gara e vince con 3’ di vantaggio davanti a Francesca Fenocchio e Rita Cuccuru.
Nelle WH1, la Campionessa Italiana Roberta Amadeo piega la resistenza di Monica Borelli abbastanza agevolmente, mentre tra gli uomini MH1.1, Davide Giozet regola in volata il tedesco Andreas Kiemes e in MH1.2 doppietta per il team francesce ASF Mulhouse che piazzano Partick Pascal e Alain Quittet ai primi due posti.
Gara2 con le categorie maschili MH2, MH3, MH4, MHO. 90 atleti in tutto che promettono battaglia sul filo dei 50 km/h.
E così è stato: in MH2 partenza a razzo col gruppone che si sgretola sotto le fiondate di Vittorio Podestà, già primo ieri nella crono. Restano in 5 all’ultimo giro e l’austriaco Walter Ablinger innesca il turbo all’ultimo km, entra nel rettilineo d’arrivo a velocità supersonica mettendo in fila, nell’ordine, Franek (F) e lo stesso Podestà (I) e il pluri titolato Heinz Frei (CH). Tutti e 4 nello spazio di 1 secondo, alla media di 39,62 km/h.
In MH3, gara molto simile con un gruppetto di 12 elementi che via via si assottiglia per rimanere in 5 a contendersi la volata, risolta da Vico Merklein (D), davanti a Mauro Cratassa (I) medaglia di bronzo agli ultimi mondiali. Media di gara 37,460 km/h.
In MH4; tutti gli occhi sono ovviamente Alex Zanardi che non si tira certo indietro e ingaggia una lotta a suon di attacchi con gli olandesi Tim de Vries e Jetze Plat, vincitore della prova di World Cup in Spagna.
Presenza fastidiosa nel gruppetto di testa sono anche l’israeliano Nati Gruber e il tedesco Norbert Mosandl, bronzo ai mondiali nella crono.
Proprio all’ultimo passaggio, il fattaccio: il gruppo di testa non sente il suono della campana e percorre un giro in più del previsto. Pubblico in delirio quando il quintetto si avventa come una furia sulla linea d’arrivo con Zanardi che vince la volata e dopo-gara movimentato quando la giuria assegna la vittoria a Gruber, primo a transitare sotto lo striscione d’arrivo secondo il contagiri ufficiale.
Incredibile la media di gara: 40,970 km/h !!
Nella cat. Open, dove possono gareggiare persone senza disabilità – nel gergo i cosiddetti “normodotati” –, vittoria a mani basse dell’americano Chris Peterson che riesce addirittura a rimanere incollato al gruppo di Zanardi.
Ottimo secondo posto per Massimilano Bosi davanti allo svizzero Meinrad Muller.
Nel finale, cerimonia di premiazione del circuito EHC 2011, che decreta i vincitori di quello che può essere considerato un vero e proprio Campionato Europeo a cui hanno partecipato 1100 atleti complessivamente, in rappresentanza di 28 Nazioni.
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