Gli inSuperAbili all’epica gara dei 100 km del Passatore!
Quest’anno un gruppo cospicuo di atleti inSuperAbili parteciperà alla storica corsa dei 100 Km da Firenze a Faenza, che da qualche anno vede anche la partecipazione una ventina di Handbikers per la categoria “Diversabili”.
La partenza è prevista per gli oltre 2.000 partecipanti da Firenze, sabato 25 maggio 2013 alle ore 15.00, in Via de’ Calzaiuoli a pochi passi dalla famosissima Piazza della Signoria. L’arrivo nel centro cittadino di Faenza, in Piazza del Popolo, dopo 100 km di fatica e di emozioni lungo un percorso bellissimo che toccherà ben 4 comuni Toscani e Romagnoli (Firenze,Fiesole, Borgo San Lorenzo e Faenza). Il tempo limite per coprire la distanza è di 20 ore.
Glia atleti che affrontaranno questa impegnativa ed eroica prova – cercando di stare sotto il tempo record di 4 ore stabilito da un handbiker italiano nel 2012 – sono:
Caverzasio Valerio
Chinelli Davide
Donghi Gian Paolo
Spena Luciano
Il nostro Club seguirà i ragazzi assistendoli durante tutto il percorso con 2 ammiraglie di appoggio, sperando che oltre ad essere inSuperAbili riescano ad essere anche INSTANCABILI..
La storia della 100 Km Passatore: www.100kmdelpassatore.it
Quella che con felice intuizione – era il 28 maggio 1978 – Franco Chiavegatti, inviato del “Corriere della Sera”, battezzò come “Olimpiade della follia” nel suo reportage sul maggiore quotidiano italiano, nacque in una fredda mattina di gennaio del 1973.
Sì, la “100 Chilometri del Passatore Firenze-Romagna (Faenza)”, come allora si chiamava, nacque quale idea un po’ pazzerella in quella sede, ma fu messa a tacere, forse per “paura di trovare dei pazzi che avrebbero accolto l’invito”, piuttosto che per le difficoltà oragnizzative, finchè…
Finchè una mattina di gennaio del ’73, una di quelle mattine fredde dove le idee ben conservate vengono fuori all’improvviso, stimolate ad esempio da un espresso caldo e fumante preso nel caffè di Egidio, inaspettatamente tornò fuori l’idea della “prima maximarcia su una distanza di 100 Km”. Furono proprio quel geniale vulcano di idee che era Alteo Dolcini, quel formidabile organizzatore che era Francesco Checco Calderoni in compagnia di Renato Cavina, giornalista di “Stadio” e della “Gazzetta dello Sport”, , e di Carlo Raggi, giornalista del “Resto del Carlino”, a farla uscire di nuovo e a dargli corpo, mentre attraversavano corso Mazzini: “Sì, facciamola – disse il quartetto – creiamo questa faccenda, vedremo come va a finire…”. Tale decisione era stata preceduta da una specie di …meditazione. Quel quartetto si era trovato infatti qualche giorno prima. Dolcini aveva caricato gli altri tre nella sua auto, percorso via delle Vigne, quindi raggiunto la Cà de Bè, a Bertinoro, dove li aspettavano piadina, prosciutto e sangiovese. Lì, a tavola, si buttò il seme.
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