La mia Maratona
“Della corsa, la Maratona costituisce la parte più nobile e sofferta. Si dice che la maratona offra alle masse una possibilità d’identificazione con l’angoscia e la bellezza dello sport poiché i concorrenti riuniscono mente e corpo in una prova definitiva delle loro risorse. Chi gareggia lo fa soprattutto con la forza delle gambe, io lo faccio con la forza delle braccia”.
E’ ciò che ci ha risposto Claudio Mirabile, (nella foto con Zanardi) ciclista dell’Handbike, paraplegico da alcuni anni a causa di un incidente in moto, quando gli abbiamo chiesto del perché si corra una Maratona.
Nel mondo si corrono tante Maratone. Ovvero si corrono tante gare di corsa sulla distanza di 42,195 km, nel ricordo della corsa più epica in assoluto. Quella nella quale un emerodromo (corridore eccezionale che recapitava notizie) il mitico ateniese Fidìppide, dopo la battaglia tra spartani e ateniesi, corse fino ad Atene, per 42 chilometri morendo probabilmente per la fatica, dopo aver annunciato la vittoria di Atene.
La maratona di New York è una tra le più famose al mondo. Nel nostro Paese, invece, spicca per bellezza la Maratona d’Italia (nota anche come maratona di Carpi.)
Mirabile, ha gareggiato alla Maratona d’Italia arrivando 4°, un quarto posto che possiamo considerare una vittoria. La sua personale conquista.
Claudio si allena tutto l’inverno, al coperto quando piove o fa freddo, disponendo la sua handbike su speciali rulli. Appena il tempo glielo consente macina chilometri su chilometri con sacrificio e determinazione dalle parti si Sommariva del Bosco (Cuneo) dove vive. Quest’anno ha partecipato a varie gare del giro d’Italia handbike migliorandosi a ogni competizione. Negli anni passati ha partecipato ad altre maratone tra le quali la Maratona di Padova e quella di Berlino.
Subito dopo la Maratona di Carpi abbiamo chiesto a Claudio di raccontarci della corsa: “la gara è andata bene, ho concluso in 1 ora e 16 minuti. Ho dovuto affrontare un percorso molto più impegnativo e difficile degli altri anni per via di gincane e di vari rallentamenti dati da curve strette. Questa è stata la mia ultima gara per il 2012, un anno iniziato non bene, ma concluso con notevoli miglioramenti rispetto agli anni passati. Penso già a quest’inverno, perché i buoi risultati delle gare durante l’anno si preparano essenzialmente nella stagione fredda.
Chiediamo infine a Claudio Mirabile: Perché ti piacciono tanto le maratone? Insomma rientrano in quella parte di atletica leggera chiamata podismo, e tu sei un ciclista dell’handbike!
“Perché ogni gara è principalmente una sfida, contro gli avversari, contro se stessi, contro le avversità della vita”. Grazie Claudio
Dorotea Maria Guida
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