Giornata trionfale per gli azzurri a Brands Hatch
ORO PER ALEX ZANARDI NELLA CRONO H4
I fratelli Pizzi argento nel tandem
Bronzo di Vittorio Podestà nella crono H2
Per l’Italia è stata una giornata da incorniciare quella odierna alle Paralimpiadi di Londra nelle prove contro il tempo. Ad aprire le danze ci hanno pensato i fratelli Ivano e Luca Pizzi hanno portato all’Italia la prima medaglia del ciclismo paralimpico. Gli azzurri hanno conquistato l’argento della cronometro tandem uomini al termine di un duello serratissimo con gli spagnoli Christian Venge e David Llaurado Caldero, neo campioni olimpici per soli 2”16. La medaglia di bronzo è andata agli irlandesi James Brown e Damien Shaw, terzi a 24”75 dai vincitori. I fratelli Pizzi hanno fatto una gara perfetta sul difficile anello di 8 chilometri di Brands Hacth da ripetere 3 volte per complessivi 24 km. Il loro finale è stato strepitoso. In ritardo di 17”33 sugli spagnoli al primo giro, hanno mantenuto il distacco nel secondo per poi scatenarsi nell’ultima tornata e concludere a soli 2”16 dai primi. Altri 100 metri e la bandiera italiana sarebbe salita sul pennone più alto.
E’ bastato aspettare poco per sentire le note dell’inno di Mameli. Dopo l’argento infatti è arrivata una soddisfazione ancora più grande con l’oro di Alex Zanardi nell’hand-bike. L’azzurro ha stravinto la crono H4 staccando sui due giri del percorso (16 km) il tedesco Norbert Mosandl di 27”18 e lo statunitense Oscar Sanchez di 45”04. Grande entusiasmo nel clan italiano per l’impresa di Alex, che ha guadagnato costantemente sui rivali per tagliare trionfante la linea di arrivo con un tempo apparso subito imbattibile.
“Sono felicissimo, Londra era il mio grande obiettivo” dice Zanardi. “Dedico questo oro a Vittorio Podestà, amico e compagno di squadra, senza di lui non sarei mai arrivato qui. A molti sembrava che intraprendere questa avventura alla mia età fosse una follia, ma questa non è l’unica follia fatta in vita mia. La dedica è anche per mia moglie Daniela. Oggi ho dato il massimo ed è bastato per regolare tutti quanti. Al futuro non ho ancora pensato, adesso il pensiero è alla gara in linea e poi alla staffetta. Lo sport è la mia vita senza non so stare. Nonostante tutto quello che ho passato mi considero uno che ha avuto tantissimo nella vita e continuo ad aggiungere soddisfazioni. Spero anche di poter servire da esempio a tanti giovani, devono capire che non bisogna mollare mai”. Un Alex Zanardi che ha la possibilità di centrare tre tioli come Usain Bolt. “Non voglio fare paragoni” continua Zanardi “ma non nascondo che sono qui per ottenere il massimo dalle mie gare e farò il possibile per riuscirci.”
A completare il successo azzurro c’è stato anche il bronzo conquistato proprio da Vittorio Podestà, grande amico di Zanardi, terzo nella crono uomini H2. Il titolo è stato vinto dallo svizzero Heinz Frei, argento all’austriaco Walter Ablinger. Nella stessa classe l’altro azzurro Paolo Cecchetto si è classificato al dodicesimo posto.
Davvero una grande Italia questa vista oggi comunque protagonista in tutte le gare. Nella crono della categoria C5 l’azzurro Andrea Tarlao, dopo i buoni piazzamenti anche in pista, si è classificato quarto a meno di quattro secondi dal bronzo. Inoltre Roberto Bargna si è classificato al quinto posto nella cronometro uomini categoria C3, a 1’12”26 dal vincitore l’australiano David, con l’altro azzurro Paolo Viganò al tredicesimo posto a 2’43”46.
Nella H3, Mauro Cratassa ha terminato la sua prova al settimo posto. Quarta posizione, invece, per Francesca Fenocchio nella crono H1/2 donne e sesta per Claudia Schuler. Infine, nella crono mista T1/2, quinto posto di Giorgio Farroni.
“Sono medaglie importanti che danno morale a tutto il clan azzurro” dice il commissario tecnico Mario Valentini. “Certo poteva andare ancora meglio oggi, ma va bene così, nei prossimi giorni cercheremo di raccogliere ancora molto. Complimenti ai medagliati ma anche a tutti gli altri atleti azzurri che pur senza salire sul podio hanno dimostrato grinta e carattere. Spero che la medaglia d’oro di Zanardi possa servire da esempio e fare da traino a tutto il settore del ciclismo paralimpico.”
Short URL: http://www.paracyclingworld.it/wp/?p=2039